Parola d’ordine ECCELLENZA
Il 2012 ha consacrato l’orologeria da collezione come uno dei beni rifugio più apprezzati, desiderati ed acquistati. Sicuramente le tendenze del collezionismo sono profondamente cambiate negli ultimi anni: in Europa la richiesta è diminuita, in Oriente è cresciuta a dismisura; la voglia di elevata qualità e la ricerca di pezzi dalla storia/provenienza unica sono oggi i parametri che dettano le leggi del mercato (e ne settano prezzi e tendenze). Sul fronte dei marchi, nessuna sorpresa, Patek Philippe resta nell’olimpo e Rolex continua ad essere il brand con il maggior numero di estimatori; gli outsider come Longines, Omega, Heuer, Vacheron Constantin, Breguet e tanti altri sembrano essersi comunque ricavati una nicchia nel cuore degli appassionati e non esitano a realizzare vendite record quando si presenta l’oggetto ‘d’elite’. Certo il mercato non è più sostenuto da quella frenetica ricerca compulsiva che ha caratterizzato il mondo dell’orologeria vintage fino al 2008 (dove la qualità e il prezzo passavano in secondo piano, se si voleva un oggetto si era disposti a pagarlo il doppio di quello che effettivamente valeva pur di averlo anche se in condizioni mediocri).
Il nuovo mercato dei segnatempo da collezione si può semplicemente riassumere in una parola: eccellenza. Infatti il miglior consiglio è quello di ricercare oggetti in stato di conservazione ottimo (meglio se new old stock) al fine di preservare il proprio investimento nel tempo. I più importanti collezionisti al mondo (siano essi navigati o neofiti) si stanno concentrando sulla ricerca di pezzi che rappresentino l’eccellenza appunto per stato di conservazione, originalità, rarità e bellezza. Questi quattro aggettivi regolano oggi tutto quello che è il mercato del collezionismo (è indifferente che si parli di auto, mobili, opere d’arte o vini). Antiquorum, in questo senso, è sempre più attiva nella ricerca di segnatempo di elevatissima qualità, in condizioni top e caratterizzati da una rarità di primissimo livello, la miglior prova sono le vendite record del 2012 e le continue e incessanti richieste da parte dei clienti. Certo il mercato impone obiettivi sempre più ardui, ovvero richiede oggetti di rarità sempre ai massimi livelli accompagnati da condizioni incredibili, ma questo è anche il bello di lavorare ai vertici di un settore. Da nostre statistiche interne la maggior parte degli orologi degli anni 40-50-60 giace ancora sepolta nei ‘tesori di famiglia’ abbiamo quindi introdotto un esteso valuation tour mondiale proprio al fine di ricercare capillarmente i pezzi più interessanti e pregiati.
Un valuation day è un’occasione, oltre che per la casa d’aste, anche per il proprietario di un oggetto di avere una valutazione gratuita e senza impegno, e credetemi se vi dico che spesso gli ignari proprietari di segnatempo di tutti i generi, restano scioccati dal valore odierno e freneticamente ne richiedono la messa in asta. Le previsioni per il 2013 confermano quindi la solidità di un mercato che sembra essere in continua crescita sia per numero di clienti che per andamento dei prezzi. Alla fine, l’orologio da polso, anche se parzialmente snobbato come oggetto puramente costruito per segnare l’ora, sta tornando a coprire il vero nascosto significato di gioiello da indossare con la secondaria funzione di segnare il tempo in maniera più o meno precisa e continua ad occupare un posto importante nel cuore degli appassionati e di coloro che vogliono coccolarsi indossando un pezzo di storia che rappresenti un’era e contemporaneamente ne trasporti l’essenza in un nuovo millennio pieno di incertezze.
Source: OM Magazine